Recensioni Viniou
Il Tignanello 2022 della Tenuta Tignanello è un vino rosso icona della storica azienda Antinori, un vero punto di riferimento per i vini toscani di alta gamma. Ottenuto da una cuvée a prevalenza Sangiovese, con l’aggiunta di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, il blend unisce la tipicità autoctona del sangiovese alla struttura e all’intensità dei vitigni internazionali. Il millesimo 2022 si profila come promettente, complice un’annata caratterizzata da contrasti climatici che hanno richiesto attenta gestione in vigna e selezione rigorosa delle uve. La vinificazione è condotta con fermentazione in acciaio e affinamento in barrique di rovere francese e ungherese, per un periodo di circa 14-16 mesi, prima dell’assemblaggio finale e di un ulteriore riposo in bottiglia. Ne risulta un vino dal colore rosso rubino intenso, con un bouquet ampio che spazia dalla frutta rossa matura, come ciliegia e prugna, a sentori speziati di cacao, tabacco e vaniglia.
La Toscana è una delle regioni vinicole più prestigiose al mondo, celebre per i suoi paesaggi collinari e il microclima favorevole. I suoli sono principalmente galestrosi e ricchi di alberese, ideali per la coltivazione del Sangiovese, e la storia del vino toscano si intreccia con quella delle grandi famiglie nobiliari che ne hanno favorito la diffusione sin dal Medioevo. Nel cuore del Chianti Classico, la Tenuta Tignanello ha saputo innovare rispettando la tradizione, contribuendo con questo Super Tuscan alla fama mondiale del vino italiano.
Per gli abbinamenti, il Tignanello esprime al meglio il suo potenziale con piatti strutturati e ricchi. Ideale con una bistecca alla fiorentina o arrosti di manzo, si sposa perfettamente anche con cinghiale in umido, pappardelle al ragù di lepre, oppure con formaggi stagionati come il pecorino toscano. L’importante presenza tannica e l’acidità equilibrata ne fanno un compagno eccellente di piatti saporiti e ben conditi.
Si consiglia di degustare il Tignanello 2022 a una temperatura di servizio tra 16 e 18°C. Meglio aprirlo almeno un’ora prima del servizio affinché possa ossigenarsi e offrire tutte le sue sfumature aromatiche. Un calice ampio aiuterà a coglierne tutta la complessità.
