| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2011 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barolo |
| Tenuta | Prunotto |
| Cuvée | Vigna Colonnello |
| Fase attuale |
Apice
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Bottiglia (75cl) | |
| 2025 | 160,00 € |
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Gioventù
2011 - 2015
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Maturità
2016 - 2020
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Apice
2021 - 2030
|
Declino
2031 - 2040+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Nebbiolo | 100 % |
Il Barolo DOC “Vigna Colonnello” 2011 di Prunotto è un grande rosso piemontese che esprime tutta la nobiltà e il carattere di questo storico terroir italiano. Ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, provenienti da uno dei cru più prestigiosi della denominazione, il vino nasce da una selezione accurata delle migliori parcelle della vigna Colonnello, situata nel cuore delle Langhe. Il 2011 è stato un millesimo particolarmente favorevole, segnato da un’estate calda ma equilibrata, che ha permesso una maturazione ottimale delle uve. La vinificazione segue la tradizione del Barolo, con una lunga macerazione sulle bucce e un affinamento di almeno 18 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia, seguito da un ulteriore periodo di riposo in bottiglia.
La regione del Barolo, situata nelle Langhe piemontesi, è caratterizzata da pendii collinari con suoli calcareo-argillosi e un microclima ideale per il Nebbiolo, grazie alle escursioni termiche e alla protezione delle Alpi. I terreni poveri e la presenza di marne blu donano ai vini struttura, complessità e una spiccata capacità di invecchiamento. La storia del Barolo è fortemente intrecciata alla cultura locale, con una tradizione che risale al XIX secolo e che lo vede protagonista sulle tavole aristocratiche di tutta Europa.
Dal punto di vista gastronomico, il Barolo “Vigna Colonnello” si sposa magnificamente con piatti ricchi e strutturati. Perfetto con brasato al Barolo, tajarin al ragù di carne, arrosti di selvaggina e formaggi stagionati come il Castelmagno o il parmigiano. Anche il tradizionale bollito misto piemontese esalta le note terrose e balsamiche di questo grande vino.
Per una degustazione ottimale, consiglio di stappare la bottiglia almeno un’ora prima e servirlo a una temperatura compresa tra 18 e 20°C, in ampi calici che permettano al vino di esprimere tutta la sua complessità aromatica.
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