| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 1994 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Lombardia |
| Denominazione | Oltrepò Pavese |
| Tenuta | Giorzano |
| Fase attuale |
Declino
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Bottiglia (75cl) | |
| 2025 | 18,00 € |
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|
Gioventù
1995 - 1997
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Maturità
1998 - 2002
|
Apice
2003 - 2011
|
Declino
2012 - 2028+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Barbera | 55 % |
| Croatina | 25 % |
| Pinot Nero | 10 % |
| Uva Rara | 10 % |
Il Giorzano Oltrepò Pavese DOC 1994 è un vino rosso secco che nasce tra le dolci colline della Lombardia, in una delle zone vitivinicole più storiche d’Italia. Siamo nell'Oltrepò Pavese, una denominazione famosa per la varietà dei suoi vitigni e la complessità dei suoi vini rossi. Il millesimo 1994 rappresenta una vendemmia che ha saputo dare vini equilibrati e longevi. Anche se non sono specificati i vitigni, la zona è tradizionalmente vocata alle uve Pinot Nero, Barbera e Croatina, spesso protagoniste di blend eleganti e strutturati. Generalmente, la vinificazione in questa denominazione si basa su una lunga macerazione sulle bucce e un affinamento che può avvenire sia in acciaio che in botti di legno, permettendo al vino di sviluppare note terziarie di sottobosco, spezie e cuoio.
L’Oltrepò Pavese è una regione ricca di storia vitivinicola, punto di incontro tra climi continentali e influenze mediterranee. I suoli qui sono prevalentemente argillosi e calcarei, condizioni ideali per favorire la maturazione lenta delle uve, preservando freschezza e complessità aromatica. Fin dal Medioevo, queste colline hanno prodotto vini apprezzati nelle corti europee, diventando un riferimento italiano per la qualità dei vini rossi e spumanti.
Per quanto riguarda gli abbinamenti, questo vino rosso secco dell’annata 1994 si sposa magnificamente con i piatti tradizionali lombardi come l’ossobuco alla milanese, la cassoeula o un risotto ai funghi porcini. Grazie alla sua struttura e alle note evolute, accompagna perfettamente anche un brasato di manzo oppure formaggi stagionati come il Grana Padano o il Taleggio.
Il consiglio di degustazione che ti suggerisco è di stappare la bottiglia almeno un’ora prima del consumo e di servirla a una temperatura di 16-18°C, affinché il ventaglio aromatico, ormai maturo, possa esprimersi al meglio. Una degustazione calma e attenta permetterà di cogliere le sfumature rare di questo vino storico.
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