Vini Amarone della Valpolicella Bertani - Amarone Bertani - 1960

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L’Amarone della Valpolicella Bertani 1960 è un vino straordinario, sintesi perfetta tra potenza e raffinatezza. Questa cuvée storica, prodotta con le uve tradizionali della Valpolicella – principalmente Corvina Veronese e Rondinella, con possibili piccole percentuali di altre varietà locali – proviene da un millesimo ormai leggendario, capace di offrire una lettura preziosa del territorio. Il metodo di vinificazione dell’Amarone prevede la tecnica dell’appassimento: le uve vengono fatte appassire su graticci per vari mesi, concentrando aromi e zuccheri, prima di essere vinificate e affinate a lungo in botti di rovere. La versione 1960 di Bertani esprime ora aromi complessi di ciliegia sotto spirito, prugna secca, tabacco, liquirizia e sottobosco, con tocchi di cuoio e spezie dolci, tipici dell’evoluzione dei grandi Amarone. In bocca colpisce per l’equilibrio tra morbidezza, struttura e freschezza, sostenuta da tannini setosi e una persistenza incredibile.

Il territorio della Valpolicella, situato tra Verona e il Lago di Garda, vanta una tradizione viticola molto antica, favorita da un clima temperato mitigato dalla vicinanza dei monti Lessini e dalle brezze lacustri. I suoli variegati, prevalentemente calcarei e basaltici, donano complessità aromatica e verticale mineralità ai vini, mentre la tecnica dell’appassimento conferisce concentrazione e profondità alle versioni storiche come questa. La Valpolicella è oggi una delle zone più prestigiose nella produzione di vini rossi italiani grazie anche all’Amarone, simbolo mondiale di questa eccellenza.

Per quanto riguarda gli abbinamenti, l’Amarone Bertani 1960 si accompagna magnificamente a piatti strutturati e intensi: brasati di manzo, cacciagione come il capriolo in salmì, formaggi stagionati a pasta dura come il Monte Veronese Stravecchio, oltre ai classici della tradizione veneta come il pastissada de caval o un risotto all’Amarone. La sua struttura e la sua evoluzione lo rendono splendido anche da meditazione, magari abbinato a scaglie di cioccolato fondente o da solo, per apprezzare pienamente la sua complessità.

Consiglio di degustare questa bottiglia alla temperatura di servizio di 17-18°C, dopo un’adeguata ossigenazione in decanter per coglierne la piena espressività. In un bicchiere ampio, potrete godere appieno delle sue sfumature aromatiche e della straordinaria eleganza maturata in oltre sessant’anni di attesa.