Recensioni Viniou
Il Sessantanni Primitivo di Manduria DOC 2019 è una splendida espressione del Primitivo, uno dei vitigni rossi più emblematici della Puglia. Realizzato esclusivamente da uve Primitivo, raccolte da vecchie vigne ad alberello spesso ultracinquantenni, questo vino si distingue per la sua intensità e complessità. Il millesimo 2019 si presenta con un colore rosso rubino profondo, quasi impenetrabile. Il bouquet è generoso e avvolgente: note di frutti rossi maturi come prugna, ciliegia sotto spirito, mirtillo si uniscono a sentori di spezie dolci, liquirizia, cacao e una sfumatura balsamica, spesso frutto del passaggio in legno. Al palato è vellutato e potente, con tannini morbidi, grande rotondità e un finale persistente dove si avverte un leggero tocco di vaniglia e confettura.
Il Primitivo di Manduria nasce sulle terre assolate della Puglia, nella fascia costiera jonica in provincia di Taranto. Qui, il clima è caldo e secco, mitigato solo dalle brezze marine che temperano le estati torride, creando le condizioni ideali per la maturazione delle uve. I suoli sono prevalentemente rossi, ricchi di ferro e calcare, che contribuiscono alla concentrazione aromatica e alla struttura dei vini. La zona di Manduria vanta una tradizione vinicola antichissima, con radici che risalgono all’epoca dei coloni greci.
Per accompagnare al meglio il Sessantanni Primitivo di Manduria 2019, ti consiglio piatti ricchi e saporiti come arrosti di carne rossa, agnello al forno con erbe mediterranee, ossobuco o brasati. Perfetto anche con formaggi stagionati e, per rimanere nella tradizione pugliese, con la tipica “parmigiana di melanzane” o le orecchiette al ragù. Il suo equilibrio tra corpo, acidità e morbidezza lo rende versatile anche con la cucina speziata.
Per la degustazione, ti suggerisco di servire questo Primitivo a una temperatura compresa tra 16 e 18°C, lasciandolo eventualmente respirare in decanter per esaltarne aromi e struttura.
