Vini Amarone della Valpolicella Cantine Mazzi - Amarone Mazzi - 1988

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L’Amarone della Valpolicella DOCG 1988 delle Cantine Mazzi è un grande classico veneto, sintesi delle tradizioni enoiche della regione. Prodotto con un blend tipico di uve autoctone – principalmente Corvina, Corvinone, Rondinella e una possibile piccola percentuale di Molinara – questo Amarone proviene da vigneti situati sulle colline della Valpolicella, un territorio celebre per suoli calcareo-argillosi e microclima favorevole. L’annata 1988, caratterizzata da condizioni meteorologiche eccellenti, ha permesso una maturazione ideale delle uve, base di un vino capace di grande complessità e longevità. La vinificazione segue il metodo tradizionale dell’appassimento, con le uve lasciate appassire su graticci per alcuni mesi prima della fermentazione, concentrando zuccheri, aromi e struttura e conferendo allo stesso tempo profondità di sentori e carattere al vino.

La Valpolicella è una delle zone viticole più rinomate del Veneto, con una storia che affonda le radici nell’epoca romana e che si è evoluta grazie a una cultura vitivinicola raffinata. Il clima mite, mitigato dalla vicinanza al Lago di Garda e protetto dalle Prealpi, insieme a suoli di origine calcarea e a una buona ventilazione naturale, crea condizioni ideali per la coltivazione delle uve a bacca rossa. L’Amarone nacque quasi per caso, ma oggi è considerato uno dei vini rossi più pregiati d’Italia, noto per la sua ricchezza aromatica, le note di frutta matura, spezie dolci, cacao e tabacco, insieme a una struttura potente e vellutata.

L’Amarone Mazzi 1988, con il suo corpo opulento e i tannini morbidi, si abbina perfettamente a piatti ricchi come brasati, selvaggina in salmì, manzo all’Amarone o formaggi stagionati come il Monte Veronese. Tra i piatti tipici regionali, provatelo con il tradizionale risotto all’Amarone o con una polenta accompagnata da stracotto di manzo.

Per apprezzarne appieno le sfumature, questo vino va servito a una temperatura di 18-20°C, dopo averlo lasciato decantare almeno un’ora. Così potrete cogliere l’intensità dei profumi terziari, la profondità della struttura e la lunga persistenza aromatica che rendono unico un grande Amarone d’annata.