| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2010 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barolo |
| Tenuta | Ettore Germano |
| Cuvée | Lazzarito Riserva |
| Fase attuale |
Apice
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Bottiglia (75cl) | |
| 2025 | 180,00 € |
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Gioventù
2010 - 2015
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Maturità
2016 - 2021
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Apice
2022 - 2031
|
Declino
2032 - 2044+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Nebbiolo | 100 % |
Il Barolo DOC Cuvée Lazzarito Riserva 2010 di Ettore Germano è un vino rosso di altissimo pregio, frutto della vinificazione in purezza del Nebbiolo, il grande vitigno autoctono piemontese. Il millesimo 2010 è considerato uno dei più eccellenti degli ultimi decenni in Langa, regalando vini dal profilo complesso, equilibrato e dal grande potenziale evolutivo. La vigna Lazzarito, collocata nel comune di Serralunga d’Alba, si distingue per esposizione, altitudine e natura dei suoli, caratterizzati da una forte presenza di argilla e calcare, elementi essenziali che conferiscono struttura, profondità e longevità al vino. La vinificazione è tradizionale, con lunghe macerazioni sulle bucce e un prolungato affinamento in botte grande di rovere seguito da un ulteriore riposo in bottiglia, come vuole la menzione "Riserva".
Il Barolo nasce nelle colline delle Langhe, un mosaico di paesaggi dalla storia antica, oggi patrimonio UNESCO. Il clima è di tipo continentale temperato, con inverni freddi ed estati calde, perfetto per lo sviluppo lento del Nebbiolo che assorbe dalle marne calcaree e argillose tutta la mineralità e la complessità che caratterizzano i migliori Barolo. La tradizione secolare, tramandata di generazione in generazione, si riflette nella costante ricerca della qualità assoluta.
Questo vino di grande corpo e struttura, dai profumi di rosa appassita, liquirizia, cuoio, spezie e sottobosco, si sposa magnificamente con piatti ricchi della cucina piemontese come il brasato al Barolo, il bollito misto, la lepre in civet, ma anche con formaggi stagionati come il Castelmagno. Può anche valorizzare piatti di tartufo bianco d’Alba e preparazioni importanti a base di funghi porcini o carni di selvaggina.
Per apprezzare appieno tutte le sue sfumature, si consiglia di servirlo a una temperatura compresa tra 17 e 19°C, stappandolo almeno un paio d’ore prima del servizio o passandolo delicatamente in decanter. L’evoluzione nel bicchiere sarà sorprendente, offrendo emozione dopo emozione a ogni sorso.
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