| Confezionamento | Magnum (1,5l) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 1996 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barolo |
| Tenuta | Prunotto |
| Cuvée | Bussia |
| Fase attuale |
Declino
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Magnum (1,5l) | |
| 2025 | 280,00 € |
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|
Gioventù
1996 - 2000
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Maturità
2001 - 2010
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Apice
2011 - 2023
|
Declino
2024 - 2035+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Nebbiolo | 100 % |
Il Barolo Bussia 1996 di Prunotto rappresenta una delle espressioni più nobili del Nebbiolo nella sua dimensione più classica. Siamo di fronte a un vino ottenuto interamente da uve Nebbiolo coltivate nei vigneti storici di Bussia, uno dei cru più rinomati della denominazione. Il millesimo 1996 si distingue per essere stato considerato eccezionale in Langa, caratterizzato da un andamento climatico equilibrato che ha favorito una maturazione ottimale delle uve e consentito una vinificazione precisa. La fermentazione avviene tradizionalmente, seguita da una lunga macerazione e da un affinamento in grandi botti di rovere che dona eleganza e profondità, rispettando il carattere austero del vitigno.
Il Barolo nasce nel cuore delle Langhe piemontesi, una regione segnata da un clima continentale, con inverni rigidi, estati calde e importanti escursioni termiche. Questo microclima, insieme ai suoli calcareo-argillosi ricchi di marne, conferisce al Nebbiolo struttura, finezza aromatica e un grande potenziale evolutivo. Il Barolo DOC, riconosciuto come uno dei vini italiani più prestigiosi, ha una lunga storia legata all’aristocrazia savoiarda e al terroir unico delle sue colline patrimonio UNESCO.
Il Barolo Bussia 1996 di Prunotto, grazie alla sua complessità e longevità, è ideale con carni rosse brasate, selvaggina nobile come il cinghiale o il cervo, arrosti importanti e piatti a base di tartufo delle Langhe. Si abbina alla perfezione anche a formaggi stagionati come il Castelmagno o il Raschera, esaltando sia la struttura del vino che la profondità dei sapori regionali, come il tradizionale brasato al Barolo o una tajarin al ragù di carne.
Per una degustazione ottimale, si consiglia di servire il Barolo Bussia 1996 a una temperatura compresa tra 18 e 20°C, lasciandolo respirare almeno un’ora dopo l’apertura, preferibilmente in un calice ampio che ne valorizzi gli aromi terziari. Questo aiuterà a cogliere tutte le sfumature di frutta matura, spezie, tabacco e liquirizia caratteristiche di questa magnifica annata.
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