| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2017 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Basilicata |
| Denominazione | Aglianico del Vulture |
| Tenuta | Cantine del Notaio |
| Cuvée | La Firma |
| Fase attuale |
Apice
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Gioventù
2017 - 2019
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Maturità
2020 - 2024
|
Apice
2025 - 2034
|
Declino
2035 - 2041+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Aglianico | 100 % |
La cuvée La Firma 2017 delle Cantine del Notaio è un esempio emblematico dell'Aglianico del Vulture DOC, ottenuto da uve Aglianico in purezza e valorizzato da una vinificazione attenta, orientata a esaltare la forza e la finezza del vitigno. Il millesimo 2017, caratterizzato da temperature piuttosto elevate e un’ottima escursione termica tra giorno e notte, ha donato al vino un profilo aromatico ricco e una struttura decisa, senza rinunciare all’eleganza del tannino. L’affinamento, spesso svolto in barrique o in tonneaux di rovere, conferisce al vino note complesse di tabacco, spezie dolci e cacao, che si integrano perfettamente alla frutta matura e ai sentori balsamici.
La regione della Basilicata, in particolare la zona del Vulture, è famosa per il suo terroir unico: i vigneti si estendono sui pendii del Monte Vulture, un vulcano ormai spento che regala ai suoli una mineralità spiccata grazie alla presenza di cenere e tufo. Il clima continentale, mitigato dall'altitudine e dall'influenza dei venti, favorisce una maturazione lenta e completa dell'Aglianico, permettendo lo sviluppo di aromi complessi e profondità gustativa. La storia vitivinicola di questa zona risale all’epoca romana e si esprime oggi attraverso vini che uniscono tradizione e innovazione.
Da abbinare con piatti saporiti e strutturati, La Firma trova il suo massimo splendore con carni rosse arrosto, selvaggina come cinghiale o agnello al forno, ma anche con ragù lucani e formaggi stagionati della tradizione locale, come il pecorino di Filiano. Le sue note speziate e la trama tannica persistente lo rendono perfetto anche con piatti di cucina mediterranea ricchi di erbe aromatiche.
Per una degustazione ottimale, si consiglia di servire il vino a una temperatura compresa tra 16 e 18°C, permettendogli di ossigenarsi leggermente in un calice ampio affinché possa esprimere tutta la sua complessità e profondità aromatica.
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