| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2022 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOCG |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Nizza |
| Tenuta | Gianni Doglia |
| Cuvée | Viti Vecchie |
| Fase attuale |
Maturità
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Bottiglia (75cl) | |
| 2025 | 21,00 € |
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Gioventù
2022 - 2024
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Maturità
2025 - 2028
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Apice
2029 - 2033
|
Declino
2034 - 2039+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Barbera | 100 % |
Il Nizza DOCG "Cuvée Viti Vecchie" 2022 di Gianni Doglia è un vino rosso di grande carattere, realizzato nel cuore della regione piemontese, terra d’elezione della Barbera. Ottenuto da uve Barbera selezionate da vecchie vigne, questo vino esprime al meglio la profondità del terroir locale. Il millesimo 2022, favorito da un’estate calda ma equilibrata, dà un vino dal colore rubino intenso e brillante, con profumi che spaziano dalla ciliegia matura alla prugna, arricchiti da note speziate e balsamiche, ben integrate grazie alla maturazione in legno. In bocca è strutturato e generoso, con una trama tannica elegante e una freschezza tipica del vitigno, che dona piacevolezza e una bella persistenza al sorso.
La denominazione Nizza DOCG rappresenta una delle espressioni più alte della Barbera d’Asti, in una sottozona particolarmente vocata situata sulle colline tra Asti e Nizza Monferrato. Il clima, caratterizzato da estati calde e ventilate e inverni rigidi, favorisce una maturazione ottimale delle uve, mentre i suoli prevalentemente argilloso-calcarei conferiscono struttura e finezza aromatica al vino. La storia di questa denominazione è recente, ma affonda le sue radici nella tradizione vitivinicola piemontese, votata da sempre all’esaltazione della Barbera.
Perfetto da abbinare a piatti della tradizione piemontese, questo Nizza DOCG si esprime splendidamente accompagnando brasati di manzo, arrosti, agnolotti del plin al sugo d’arrosto o tajarin al ragù di carne. Ottimo anche con formaggi stagionati o selvaggina, rivela tuttavia una grande versatilità grazie alla sua vibrante acidità.
Per una degustazione ottimale, consiglierei di servirlo a una temperatura compresa tra i 16 e i 18°C, possibilmente dopo un’adeguata ossigenazione in decanter, così da esaltare il ventaglio aromatico e la complessità di questo splendido rosso piemontese.
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