| Confezionamento | Magnum (1,5l) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2016 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOCG |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barolo |
| Tenuta | Crissante Alessandria |
| Cuvée | Capalot |
| Fase attuale |
Maturità
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Magnum (1,5l) | |
| 2025 | 104,00 € |
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Gioventù
2016 - 2020
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Maturità
2021 - 2025
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Apice
2026 - 2040
|
Declino
2041 - 2055+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Nebbiolo | 100 % |
Il Barolo DOCG 2016 Cuvée Capalot di Crissante Alessandria è un vino rosso di grande personalità, prodotto nel rinomato territorio del Piemonte. È ottenuto da uve Nebbiolo al 100%, coltivate nei vigneti della storica zona del Barolo, nello specifico nella cru Capalot, una delle più prestigiose della denominazione. L’annata 2016 è stata eccellente, caratterizzata da un clima favorevole che ha permesso una maturazione lenta e completa delle uve, donando vini di grande equilibrio ed eleganza. La vinificazione segue un approccio tradizionale con fermentazione prolungata e affinamento in botti di rovere di grandi dimensioni per diversi anni, conferendo al vino complessità, struttura e una capacità di invecchiamento notevole.
Il Barolo nasce nelle Langhe, un territorio collinare unico al mondo, inscritto tra i patrimoni dell’UNESCO per il suo valore paesaggistico e culturale. I suoli argillosi e calcarei, combinati a un clima continentale con inverni freddi ed estati calde ma ventilate, sono ideali per la coltivazione del Nebbiolo, donando al vino una straordinaria finezza aromatica, tannini setosi e una profonda mineralità. La storia di questa regione affonda le sue radici nel XIX secolo, quando il Barolo conquistò le tavole reali d’Europa per la sua classe senza tempo.
Questo Barolo si abbina perfettamente con piatti importanti della cucina piemontese come il brasato al Barolo, il bollito misto, il risotto ai funghi porcini o formaggi stagionati come il Castelmagno. Sa valorizzare anche una selvaggina in umido o grandi arrosti di carne rossa. Se si desidera restare in ambito internazionale, si sposa bene anche con una tagliata di manzo o piatti saporiti a base di tartufo.
Consiglio di degustare questo vino alla temperatura di 18-20°C, possibilmente decantato almeno un’ora prima del servizio per esaltare tutta la complessità dei suoi profumi. Può essere apprezzato già oggi, ma saprà regalare emozioni ancora maggiori se lasciato evolvere in cantina per diversi anni.
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