Vini Montefalco Sagrantino Paolo Bea - Cerrete - 2010

Recensioni Viniou

Il Montefalco Sagrantino DOCG “Cuvée Cerrete” 2010 di Paolo Bea è un vino rosso di grande personalità, frutto di un lavoro artigianale e di profondo rispetto per la terra. Composto esclusivamente da uve Sagrantino provenienti dal cru Cerrete, vigneto situato tra i più elevati della denominazione, si distingue sia per la densità del frutto sia per la complessità aromatica. Il millesimo 2010, segnato da una maturazione lenta e completa, conferisce al vino una struttura poderosa, tannini fitti e ben integrati, e una freschezza che garantisce longevità. La vinificazione, secondo l’approccio biodinamico di Paolo Bea, avviene senza l’uso di prodotti chimici, con fermentation spontanea e affinamento in grandi botti di rovere per diversi anni, prima di un ulteriore riposo in bottiglia.

L’Umbria, cuore verde d’Italia, offre a questa denominazione territori collinari argillosi e ricchi di minerali, che esaltano il carattere deciso e austero del Sagrantino. La zona di Montefalco gode di un clima continentale temperato: inverni freddi, estati calde ma ben ventilate, condizioni che favoriscono una maturazione equilibrata della potente buccia del Sagrantino, famosa per il suo alto contenuto polifenolico e i tannini robusti. La regione ha una storia millenaria nella vinificazione; il Sagrantino, un vitigno autoctono, è apprezzato da secoli ma solo negli ultimi decenni ha raggiunto la notorietà internazionale grazie a produttori di talento come Paolo Bea.

A tavola, un Montefalco Sagrantino di questa stoffa predilige piatti sostanziosi: arrosti di agnello alle erbe, cacciagione in umido, brasato di manzo, oppure pecorino stagionato. Per assaporare le radici umbre, abbinalo alla torta al testo con salsicce, lenticchie di Castelluccio con cotiche o stringozzi al sugo di cinghiale.

Per gustare al meglio la “Cuvée Cerrete” 2010 di Paolo Bea, consigliamo di servirlo a 16-18°C, dopo almeno un’ora di ossigenazione. Decantare il vino aiuterà ad esprimere la complessità del bouquet e a domare la vigorosa trama tannica tipica del Sagrantino.