Vini Grignolino d'Asti Giorgio Carnevale - De La Rocchetta - 2024

Recensioni Viniou

Il Grignolino d'Asti DOC della cuvée "De La Rocchetta" dell'azienda Giorgio Carnevale, annata 2024, è un vino rosso secco dal carattere delicato e distintivo. Ottenuto esclusivamente da uve Grignolino, un vitigno autoctono piemontese, questo vino si distingue per il suo colore rosso rubino chiaro, tendente spesso al granato, e per il suo profilo aromatico molto fine. I sentori al naso spaziano dalle fragranti note di petali di rosa e violetta, a tocchi speziati di pepe bianco, accompagnati da una lieve nota erbacea e mandorlata sul finale. La vinificazione avviene tradizionalmente in acciaio per esaltare la freschezza e la vivacità del vitigno, con una macerazione breve per non estrarre tannini troppo decisi, consentendo così al vino di mantenere il suo carattere leggermente tannico ma sempre elegante e di facile beva.

La zona di produzione, il cuore del Piemonte e in particolare l’area dell’Astigiano, si caratterizza per colline dolci e suoli ricchi di sabbia e argilla, elementi che contribuiscono alle tipiche espressioni leggere e fragranti dei vini prodotti. Il clima è temperato, con escursioni termiche tra giorno e notte che permettono una maturazione ottimale delle uve e la conservazione di freschezza e intensità aromatica. Il Grignolino ha una lunga storia nella regione: fu molto apprezzato anche nelle corti sabaude per la sua raffinatezza e la sua capacità di sorprendere con il suo carattere unico.

A tavola, il Grignolino si accompagna splendidamente agli antipasti tipici piemontesi come la carne cruda all’albese o il vitello tonnato, ai salumi delicati, o a primi piatti come i tajarin al burro e salvia. È altrettanto gradevole con pesci d’acqua dolce, frittate alle erbe o formaggi freschi non troppo stagionati. La sua leggera trama tannica e l’acidità vivace lo rendono versatile anche con piatti leggermente speziati o vegetali.

Per una degustazione ottimale, si consiglia di servire il Grignolino d'Asti a una temperatura di 15-17°C, preferibilmente in calici di media ampiezza che esaltino il bouquet aromatico senza disperderne la finezza. Non necessita di lunghi tempi di ossigenazione: basta una leggera aerazione nel bicchiere per apprezzarne subito le sfumature più eleganti e delicate.