| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2004 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barolo |
| Tenuta | Mascarello Giuseppe e Figlio |
| Cuvée | Cà d'Morissio |
| Grado alcolico | 14,5 % |
| Fase attuale |
Apice
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Bottiglia (75cl) | |
| 2025 | 645,00 € |
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Gioventù
2004 - 2008
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Maturità
2009 - 2013
|
Apice
2014 - 2028
|
Declino
2029 - 2033+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Nebbiolo | 100 % |
Il Barolo DOC "Cuvée Cà d’Morissio" 2004 di Mascarello Giuseppe e Figlio è una delle massime espressioni del Nebbiolo piemontese. Prodotto da una selezione accurata delle migliori uve provenienti dai vigneti storici dell’azienda, questo vino si distingue per un’eccezionale profondità aromatica e una struttura degna di grande rilevanza. Il 2004 è stato un millesimo classico in Langa, segnato da condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso una maturazione ottimale delle uve. La vinificazione rispetta fedelmente le tradizioni locali: lunghe macerazioni sulle bucce, fermentazione spontanea e un affinamento di almeno quattro anni in grandi botti di rovere di Slavonia, che consente al vino di sviluppare complessità, equilibrio e longevità.
La regione del Barolo si trova nel cuore delle Langhe, un territorio collinare del Piemonte, celebre per i suoi suoli marnosi composti da argilla, calcare e sabbia, capaci di donare ai vini finezza e struttura. Il clima è continentale, con inverni freddi e estati calde ma mitigate dalle brezze e dalla presenza delle Alpi in lontananza. La storia del Barolo si intreccia con la nascita dell’enologia moderna e della grande tradizione vitivinicola del Piemonte, tanto da essere definito "il re dei vini e il vino dei re".
Un vino di tale spessore merita abbinamenti all’altezza. Ideale con brasati di carne, selvaggina in umido, tajarin al tartufo bianco d’Alba, agnolotti del plin e formaggi stagionati come il Castelmagno. Piatti ricchi e intensi aiuteranno ad esaltare la complessità del Barolo, mentre le sue note di frutti rossi maturi, spezie, cuoio e sottobosco si armonizzeranno con i sapori della cucina piemontese.
Per la degustazione, ti consiglio di stappare la bottiglia almeno due ore prima e servirlo a una temperatura di 18-20°C, possibilmente in calici ampi che permettano al bouquet di aprirsi completamente. Così potrai cogliere tutta la magnificenza di questo grande Barolo.
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