| Confezionamento | Bottiglia (75cl) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2022 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOC |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barbaresco |
| Tenuta | Giuseppe Cortese |
| Fase attuale |
Gioventù
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Gioventù
2022 - 2025
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Maturità
2026 - 2031
|
Apice
2032 - 2041
|
Declino
2042 - 2051+
|
Il Barbaresco DOC 2022 di Giuseppe Cortese è un magnifico esempio di Nebbiolo, il vitigno principe delle Langhe, che qui si esprime in tutta la sua eleganza e longevità. Il millesimo 2022 regala un vino già equilibrato, frutto di una vendemmia caratterizzata da ottime condizioni di maturazione. La vinificazione tradizionale, con lunghe macerazioni e affinamento in botti grandi di rovere, permette di esaltare la struttura e la complessità aromatica tipiche della denominazione. Nel calice si presenta con un colore rosso granato brillante, mentre al naso offre profumi intensi di ciliegia matura, violetta, spezie dolci e note terrose, accompagnate da una leggera traccia balsamica. Il sorso è ampio, avvolgente, sostenuto da tannini fini e una freschezza che promette una notevole capacità di invecchiamento.
La zona del Barbaresco si trova nel cuore delle Langhe piemontesi, sulle colline che si affacciano sul fiume Tanaro. Questo territorio vanta suoli prevalentemente argillosi-calcarei, ricchi di marne e sabbie, che contribuiscono al profilo elegante e profondo del Nebbiolo. Il clima è temperato con buone escursioni termiche tra giorno e notte, fattore fondamentale per la maturazione aromatica delle uve. La storia del Barbaresco inizia a fine Ottocento, quando venne riconosciuta l’unicità di questo terroir rispetto al vicino Barolo, grazie a vini più pronti e raffinati, pur mantenendo una struttura importante.
Per apprezzare al meglio questo Barbaresco, si consigliano abbinamenti con piatti della tradizione piemontese, come brasato al Barolo, tajarin al ragù di carne, funghi porcini trifolati, selvaggina e formaggi stagionati come il Castelmagno o il Bra duro. L’eleganza e la profondità del vino lo rendono perfetto anche con piatti strutturati a base di carni rosse o agnello al forno.
Per una degustazione ottimale, si raccomanda di servire questo Barbaresco a una temperatura di 16-18°C, dopo un’adeguata ossigenazione in decanter per almeno un’ora, così da esaltarne tutte le sfumature aromatiche e la sua straordinaria complessità.
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