Vini Franciacorta Marchese Antinori - Marchese Antinori Cuvée Royale - 2016

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La Cuvée Royale Franciacorta DOCG del Castello Marchese Antinori, annata 2016, è uno spumante metodo classico di rara eleganza. Prodotto in Lombardia, trae ispirazione dalla tradizione franciacortina delle grandi maison italiane. Questo vino bianco è frutto di un assemblaggio, spesso a base di Chardonnay con complementi di Pinot Nero e Pinot Bianco, anche se la cuvée precisa viene scelta ogni anno per garantire armonia ed equilibrio. La vendemmia 2016 si è caratterizzata per un ciclo vegetativo regolare: il clima mite e qualche pioggia estiva hanno permesso una maturazione lenta delle uve, preservando freschezza aromatica e acidità imprescindibili per una bollicina di alto livello. La vinificazione segue il metodo classico, con affinamento sui lieviti per almeno due anni, conferendo al vino complessità e una spuma fine e persistente.

La Franciacorta è una delle regioni vitivinicole più celebri d’Italia per gli spumanti. Situata tra il Lago d’Iseo e la città di Brescia, gode di un microclima unico, favorito dalla vicinanza del lago che mitiga le temperature. I suoli, di antica origine morenica, offrono una ricchezza minerale che esalta la freschezza e la complessità dei vini base. L’attitudine della Franciacorta alla produzione di spumanti ha radici storiche che risalgono all’epoca romana, ma è con la DOCG conquistata negli anni Novanta che la zona si è affermata nell’élite degli spumanti mondiali.

In tavola, la Cuvée Royale è perfetta come aperitivo ma si abbina splendidamente a piatti di pesce crudo, tartare di salmone o gamberi, risotti delicati – magari al pesce di lago –, e fritti leggeri. Ottima anche con antipasti a base di formaggi freschi o con la tipica casoncelli alla bresciana, per un tocco regionale.

Per gustarne appieno la freschezza e la finezza perlage, consiglio di servire questo Franciacorta a 6-8°C, in calici da spumante ampi che ne valorizzino l’aroma. Un vino destinato a conquistare sia il palato degli appassionati che quello degli intenditori esigenti.