Vini Barbaresco Giovanni Gaja - Barbaresco Gaja - 1962

Recensioni Viniou

Il Barbaresco DOCG 1962 di Giovanni Gaja rappresenta una delle più alte espressioni enoiche del Piemonte. Ottenuto da uve 100% Nebbiolo, questo millesimo si distingue per la sua straordinaria eleganza, la profondità aromatica e la capacità di evolversi splendidamente in bottiglia. L’annata 1962, considerata una delle migliori del secolo scorso in Piemonte, ha beneficiato di condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso una perfetta maturazione delle uve. Il terroir di Barbaresco, caratterizzato da suoli calcareo-marnosi e un’esposizione ideale delle vigne, conferisce al vino una trama tannica setosa e note di frutti rossi maturi, rosa appassita, spezie dolci, liquirizia e sottobosco, che si fondono a sentori evoluti di cuoio e tabacco. La vinificazione tradizionale, con lunghi affinamenti in botte grande e successiva evoluzione in bottiglia, permette al vino di mostrare una straordinaria complessità ed equilibrio.

La regione delle Langhe, patria del Barbaresco, vanta una lunga storia vitivinicola che risale all’epoca dei Romani e un riconoscimento internazionale dovuto anche all’impegno di famiglie come i Gaja per l’eccellenza qualitativa. Il clima è continentale temperato, con inverni freddi ed estati calde ma ventilate, condizioni ideali per la lenta e progressiva maturazione del Nebbiolo. I suoli variegati conferiscono sfumature aromatiche uniche a ciascuna parcella, offrendo vini longevi, profondi e ricchi di sfumature.

Per valorizzare un Barbaresco d’annata così prestigioso, l’abbinamento deve essere all’altezza. Perfetto con brasato al Barolo, selvaggina in umido come lepre o cinghiale, Tajarin al ragù di carne o, per restare in Piemonte, un ricco bollito misto accompagnato da salse tradizionali. Ottimo anche con formaggi stagionati a pasta dura come il Castelmagno.

Si consiglia di servirlo a una temperatura tra 18 e 20°C, dopo aver decantato delicatamente il vino per almeno un’ora, permettendo così all’intensità dei suoi aromi di esprimersi appieno. Consigliata una degustazione meditativa, in calici ampi, per apprezzarne l’incredibile evoluzione sulle sfumature terziarie.