Vini Barbaresco Bruno Rocca - Barbaresco Rabajá - 1996

Recensioni Viniou

Il Barbaresco Rabajà 1996 di Bruno Rocca rappresenta uno dei vertici qualitativi della denominazione Barbaresco DOCG nel cuore del Piemonte. Prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo provenienti dall’iconica vigna Rabajà, questo vino nasce da vigneti situati su colline dalla forte pendenza con esposizioni ottimali e suoli calcareo-marnosi, elementi che donano grande eleganza e complessità aromatica. Il millesimo 1996 si distingue per un clima equilibrato che ha favorito maturazioni lente e progressive, garantendo vinosità, profondità e longevità. La vinificazione tradizionale prevede una lunga macerazione sulle bucce e un affinamento in botti di rovere, pratica che sottolinea la ricchezza olfattiva e la finezza tannica del vino. Al naso si avvertono note intense di frutti rossi maturi, violetta, spezie dolci, sottobosco, tabacco e cuoio; al palato, la struttura è piena ma elegante, con tannini setosi e un finale molto persistente, segno inconfondibile di una grande annata.

Il Barbaresco proviene dalle langhe piemontesi, una delle aree più prestigiose nel panorama vitivinicolo mondiale. Il clima è continentale, con forti escursioni termiche, che favoriscono una maturazione lenta delle uve garantendo ricchezza aromatica e freschezza. I suoli di questa zona, particolarmente vocati alla coltivazione del Nebbiolo, sono formati da marne calcaree intercalate da sabbie e argille, che conferiscono ai vini complessità, longevità e mineralità. La lunga storia di questa zona, con radici che risalgono all’epoca romana, si esprime oggi attraverso grandi vini dallo stile inconfondibile.

Per quanto riguarda gli abbinamenti, il Barbaresco Rabajà 1996 predilige piatti ricchi e strutturati. È ideale con brasati, arrosti di carne rossa, selvaggina, tajarin al ragù di cinghiale o risotto al tartufo bianco d’Alba. Ottimo anche con una selezione di formaggi stagionati piemontesi come Castelmagno o Raschera.

Per esaltare al meglio le sue caratteristiche, si consiglia di stappare la bottiglia almeno un’ora prima della degustazione e di servirlo a una temperatura compresa tra 18 e 20°C. Un calice ampio permetterà al vino di sprigionare tutta la sua complessità olfattiva.