| Confezionamento | Magnum (1,5l) |
|---|---|
| Tipo | Vini |
| Colore | Rosso |
| Annata | 2008 |
| Paese | Italia |
| Tipo di Denominazione | DOCG |
| Regione | Piemonte |
| Denominazione | Barbaresco |
| Tenuta | Giuseppe Cortese |
| Cuvée | Barbaresco Rabajá Riserva |
| Fase attuale |
Apice
|
*I valori visualizzati qui sono stime fornite dagli utenti dell'app Viniou e non rappresentano un'offerta di vendita.*
| Magnum (1,5l) | |
| 2025 | 172,80 € |
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Gioventù
2008 - 2011
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Maturità
2012 - 2017
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Apice
2018 - 2027
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Declino
2028 - 2037+
|
| Vitigno | Percentuale |
|---|---|
| Nebbiolo | 100 % |
Il Barbaresco Rabajà Riserva 2008 di Giuseppe Cortese è una delle massime espressioni del Nebbiolo nel cuore del Piemonte. Proveniente dal celebre cru Rabajà, questo vino viene affinato secondo la tradizione, maturando per lungo tempo in botti di rovere grande e successivamente in bottiglia prima della commercializzazione. Il millesimo 2008 si distingue per eleganza e profondità: al naso rivela profumi intensi di rose appassite, ciliegia sotto spirito, liquirizia e note di tabacco dolce, mentre al palato offre tannini fini, struttura robusta ma bilanciata da un’acidità vibrante e un finale lungo, complesso, con richiami di terra umida e spezie delicate.
La zona del Barbaresco si trova nelle Langhe, territorio collinare celebre per i suoi suoli calcareo-argillosi, ideali per esaltare la finezza e la longevità del Nebbiolo. Il clima è continentale, caratterizzato da forti escursioni termiche tra giorno e notte, che favoriscono una lenta maturazione delle uve e conferiscono grande freschezza aromatica. La regione del Piemonte vanta una lunghissima tradizione vitivinicola e rappresenta uno dei cuori nobili del vino italiano, riconosciuto a livello internazionale per l’eccellenza dei suoi cru e la sua attenzione maniacale alla qualità.
Per quanto riguarda gli abbinamenti, questo Barbaresco si esalta con piatti importanti a base di carne rossa, come brasato al Barolo, arrosti e selvaggina. Anche con formaggi stagionati a pasta dura, come il Castelmagno o il Parmigiano Reggiano, si trova in perfetto equilibrio. Un abbinamento tradizionale piemontese, come l’agnolotto del plin al sugo d’arrosto o la lepre in civet, permetterà di gustare appieno tutta la complessità e l’eleganza del vino.
Si consiglia di servirlo a una temperatura di 18-20°C, in calici ampi, possibilmente dopo una breve ossigenazione in decanter, per apprezzare al massimo la ricchezza aromatica di questo straordinario Barbaresco Riserva.
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