Vini Chablis Charly Nicolle - L'Aimée - 2021

Recensioni Viniou

Il Chablis "Cuvée L'Aimée" 2021 del Domaine Charly Nicolle è un tipico esempio di finezza borgognona, prodotto integralmente da uve Chardonnay coltivate nei vigneti calcarei e ricchi di fossili marini che caratterizzano la zona di Chablis, nel nord della Borgogna. Il millesimo 2021 si distingue per la freschezza e la vivacità, grazie a un'annata dalla maturazione lenta, che ha permesso di sviluppare profili aromatici tesi e minerali. La vinificazione si svolge principalmente in acciaio inox, al fine di preservare l'autenticità del frutto e l'impronta minerale tipica del terroir, con eventuali passaggi parziali in legno per aggiungere struttura senza coprire la purezza del vino. La "Cuvée L'Aimée" offre al naso intense note di agrumi, mela verde, fiori bianchi e pietra focaia, con un palato sapido, preciso e lunghissimo nel finale.

Chablis, una delle regioni più celebri di Borgogna, si trova a nord della Côte d'Or e beneficia di un clima semi-continentale, caratterizzato da inverni rigidi e forti escursioni termiche che preservano acidità e freschezza nei vini. I suoli Kimmeridgiani, composti da marne calcaree con abbondanti fossili marini, conferiscono ai vini di Chablis la loro leggendaria mineralità e precisione. La storia viticola di questa zona è profondamente radicata nel Medioevo, quando i monaci cistercensi iniziarono la coltivazione della vite, gettando le basi della reputazione mondiale di Chablis come patria dei grandi Chardonnay non boisés.

Il carattere diritto, minerale e vibrante di questo vino lo rende perfetto in abbinamento a piatti di pesce, come ostriche, carpacci di branzino o crostacei al vapore. Un matrimonio tradizionale e straordinario è quello con il tartare di salmone oppure con escargots à la bourguignonne, per omaggiare le radici regionali. Ottimo anche con formaggi freschi di capra.

Per apprezzare al meglio la purezza e la tensione della "Cuvée L'Aimée" 2021, si consiglia di degustarla fresca, tra i 10 e i 12°C. Un breve passaggio in decanter può favorire l’espressione degli aromi più delicati. Potenziale evolutivo interessante nei prossimi tre-cinque anni.